La cardiologia costituisce il settore più importante della salute pubblica per quanto riguarda sia l’epidemiologia della malattie cardiovascolari che l’assorbimento delle risorse del SSR. La rete per il trattamento delle cardiopatie è stata messa a dura prova dalla epidemia covid-19; d’altra parte abbiamo assistito ad una diffusione drammatica di alcune patologie che ormai devono avere una rete condivisa con il territorio per una gestione idonea, come sta avvenendo per lo scompenso cardiaco.
Pertanto risulta indispensabile che i cardiologi si possano confrontare con i settori della gestione e del governo clinico per poter trovare le soluzioni più adatte a far convivere efficienza e appropriatezza scientifica con la sostenibilità del sistema.
Le UUOO ospedaliere dovrebbero essere il tramite naturale per mantenere un livello assistenziale e culturale elevato nello sviluppo delle innovazioni farmaceutiche, tecnologiche (telemedicina!) e organizzative.
Secondo le recenti Linee Guida, che hanno raccomandato target molto ambiziosi, vengono proposte le associazioni farmacologiche per migliorare l’efficacia e/o l’aderenza sia nel trattamento dell’ipertensione che nella gestione delle dislipidemie.
Le sessioni cliniche del programma si dedicano alle più importanti innovazioni di alcuni aspetti del processo di assistenza, cercando di raggiungere un compromesso tra le raccomandazioni proposte dai clinici e la fattibilità a livello della rete ospedale-territorio.
Il programma infine prevede un momento di interattività al termine di tutte le sessioni, in modo da realizzare una sintesi pratica che sia valida e comprensibile per tutti, con messaggi adatti a tutti gli operatori sanitari.
Questo convegno si propone di mettere a confronto le varie professionalità che operano nel nostro sistema sanitario per mantenere il livello di competenza che i nostri ospedali hanno sempre cercato di raggiungere.